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giovedì 24 dicembre 2015

La vita insegna


La vita dà, la vita toglie. La vita insegna. Soprattutto quando toglie.
Da diversi anni vivo con un segreto. Vivo vergognandomi della mia debolezza. Oggi tutto questo non ha più alcun senso, ma ancora mi vergogno. Forse più di prima.
Stupida. Ecco cosa sono. Una stupida, cieca talpa che ha vissuto nel buio troppo a lungo. Ed ora la luce mi stordisce. Non so nemmeno se sono in grado di sopravvivere in pieno sole. 
Lo scoprirò. Per ora so solo che un merito posso riconoscermelo: io non sono scappata. 

lunedì 16 novembre 2015

Fragile


Fragile
velo di brina
al sorgere del primo sole.
Fragile
scusa di ubriaco
nella notte che muore.
Fragile
voluta di fumo
nel vento tagliente.


giovedì 12 novembre 2015

Niente


Anni fa una persona profonda e tormentata mi ha recitato una poesia che non sono più riuscita a ritrovare.
Si parlava di tutto ciò che il poeta aveva fatto, visto, vissuto, intrapreso. Diceva più o meno: ho viaggiato fino al mare, osservato ogni cosa, mi sono trovato in mille situazioni, ma alla fine non mi resta niente.
E' così: niente.
Niente.
Niente. 
Vorrei sapere, vorrei capire: dove inizia il niente?
So che morirò senza una risposta. Dove finisce questo mondo vanesio e inizia il niente? Il nulla, il vuoto. Dove finiscono l'incubo di una notte, il sogno di un angelo, la paura del buio di un bambino solitario? Quand'è che cedono il passo al nulla? 
Perché il nulla è qui, tutto intorno. Se non lo vedete, vi invidio. Io lo vedo, lo percepisco. E' freddo, e ha l'odore della carne infetta. 
Il nulla lo avete provato anche voi, almeno una volta. Quando il principe azzurro non giunge a salvarti. Quando quella telefonata non arriva. Quando una battuta cattiva ti spezza qualcosa dentro. Quando il sole non ti scalda. 
Il nulla a volte vince.

giovedì 5 novembre 2015

Nel cuore

Nel cuore a volte un peso
troppo greve per questo mondo;
nell'aria raggi di sole
e il mio volto buio sempre.
Negli occhi un ricordo fosco
sentiero per un'anima inquieta.

giovedì 29 ottobre 2015

Marzia

Quel giorno che sono luce,
quel giorno che sono ombra.
Quello scivolare silenzioso dal tutto al niente,
e ritorno.
Quell'agonia, quella calma illusoria.
Quel sapore aspro, quel risveglio.
Quell'antico ricordo.
Quel nome: il mio.

mercoledì 21 ottobre 2015

Cinesogni

Ho sempre pensato che i film, soprattutto quelli in bianco e nero, presentino molte analogie con i sogni. D'altra parte, sono quasi sicura che l'abbia scritto anche qualche autorevole critico, da qualche parte (gli amanti della settima arte vogliano scusare la mia pessima memoria). I film europei (ma anche quelli filo-europei), poi, sono permeati da uno spirito più lirico-poetico rispetto ai loro cugini americani. Sì, lo so, sto generalizzando. Ma non vi sembra che la scena qui sotto sia degna delle migliori atmosfere oniriche?
Si tratta di "La ragazza sul ponte", di Patrice Leconte, con Vanessa Paradis e Daniel Auteuil che si danno a un improbabile gioco di seduzione: lei aspirante suicida, lui lanciatore di coltelli, i due diventano complici nello spettacolo dell'ambivalenza dei sentimenti, dove odio e amore di confondono senza soluzione di continuità. 
I miei sogni sono proprio così: immagini in cui regna la desolazione, la distanza; il bene che nasconde il male e viceversa; e, su tutto ciò, la triste consapevolezza di "qualcosa" che non potrà mai essere raggiunto o conquistato. 
Pochi giorni fa, al termine di un ragionamento contorto, sentenziavo che i sogni ci mettono in contatto con l'infinito. Il mio infinito sembra allora molto simile ad un inferno: sofferenza intima e profonda senza possibilità di fuggire. Nel caso in cui esistesse un aldilà, spero che i miei sogni si sbaglino.

giovedì 15 ottobre 2015

Non commettere atti impuri

Non commettere atti impuri. Cosa significa? Ce lo siamo chiesto un po' tutti, soprattutto i maschietti, quando da piccoli si sentivano ripetere: "Non toccarti o diventerai cieco!".
A onor del vero, non ricordo di aver mai sentito i miei genitori pronunciare questa frase. Sospiro di sollievo per la sanità mentale dei miei fratelli. 
La Chiesa, comunque, spiega che gli atti impuri consistono nella ricerca del piacere sessuale in sé e per sé. Ovvero, uno degli istinti primordiali più forti. Quello grazie al quale tutti noi siamo qui. Scusate se oso intrattenermi riguardo l'intimità dei vostri genitori, ma mi riesce difficile pensare che quando vi hanno concepito abbiano provato schifo e repulsione nel fare sesso. Eh sì, perché nasca un tenero fagottino, un neonato dolce, morbido ed indifeso SI FA SESSO! 
Ma torniamo alla Chiesa. Al di là di ogni polemica a cui potrei abbandonarmi (cosa che evito il più possibile perché mi costerebbe molta fatica rispondere ad eventuali critiche, ed io, come tutti i pigri, evito di espormi alla fatica), le "forme" che può assumere l'impurità sessuale sono la libidine, la lussuria e l'adulterio.
La libidine è la voglia smodata di trombare. Ipotizzerei che il 95% degli adolescenti sono libidinosi. Ma tranquilli, passerà: sembra che l'italiano medio faccia sesso meno di 9 volte al mese. Un ragazzino di sedici anni non vede l'ora di crescere, diventare figo, farsi una bella macchina e dei bei vestiti per rimorchiare tutte le ragazze che al suo sguardo testosteronico appaiono simili alle conigliette di Playboy. Quando però avrà conquistato la suddetta macchina, i suddetti vestiti e quel minimo di autostima che gli permette di provarci con le conigliette di cui sopra, si ritrova con un calo della libido che lo porta al livello 8,8 accoppiamenti mensili. Insomma, non è più un libidinoso.
La lussuria consiste nell'abbandonarsi a comportamenti sessuali sregolati, promiscui e così via. Diciamo che un lussurioso potrebbe essere una persona che non si fa scrupoli a realizzare tutte le proprie fantasie più turpi e porcelle. Ma a voler essere più ortodossi, sappiate che il Catechismo definisce la lussuria così: "È un desiderio disordinato o una fruizione sregolata del piacere venereo. Il piacere sessuale è moralmente disordinato quando è ricercato per se stesso, al di fuori delle finalità di procreazione e di unione". Come dire: si può fare sesso solo per fare i bambini. Aiuto! E' così che siamo diventati 8 miliardi di persone?
L'adulterio. Semplice, sono le corna. E mettiamo anche qui una bella statistica: in Italia il 45% delle donne ed il 55% degli uomini sono infedeli. Potremmo dire, liberandoci da ogni ipocrisia, che il mondo si divide in monogami e poligami. Tutto sta a capire se i primi lo sono per scelta o necessità: "Troppo difficile rimorchiare, mi tengo il pacchetto già collaudato". Lo so, sono cattiva, ma sapete una cosa? Se non si può esserlo su un blog, se non si può sfogare in questo semi-anonimato tutte le proprie frustrazioni, allora dove? In una chat line erotica, forse? Però, potrebbe essere proprio questo lo spunto per un racconto di "Le Regole - Parte seconda" che sto CASUALMENTE scrivendo (per la Parte prima, cliccare qui).

venerdì 9 ottobre 2015

Sei parole

In sei parole si  può dire molto di una persona. Ma di se stessi? No, non credo. Per parlare di sé servono tutte le parole del mondo, e non bastano. E tuttavia quando mi chiedono di spiegare chi sono faccio scena muta. Sono le domande che mi mettono in crisi. Mi viene in mente tutta la mia vita, sotto forma di immagini, odori, colori per lo più sfocati, desideri, incubi. Sarebbe più facile collegarsi con un dispositivo, una micro SD, qualcosa del genere, come Stefania Rocca nel film Nirvana, in cui aveva accesso ai ricordi di un'altra persona, alla sua coscienza, alla sua personalità. 
A questo però ancora non siamo arrivati. E finché non ci arriveremo, l'unico modo che conosco per raccontare chi sono è tramite le cose che scrivo. Pagine sparse, racconti, abbozzi (finora)di romanzi. Così forse gli altri potranno trovare sei parole per descrivermi:
"Aspirante scrittrice che continua a scassarci".

lunedì 5 ottobre 2015

ANTEPRIMA DI "LE REGOLE - Parte prima"

Non si poteva dire. Era una parola piccola piccola, ma non si poteva pronunciare nel modo più assoluto. Certo, ce n'erano anche tante altre che erano proibite, ma quella era speciale, importantissima, non c'era confronto.

Buongiorno a tutti e buon lunedì. Quello che avete appena letto è un piccolo estratto del mio ebook, "Le regole - Parte prima", che trovate al link seguente: http://www.lulu.com/shop/marzia-muzi/le-regole-parte-prima/ebook/product-22367640.html.
Sotto l'immagine della copertina potete trovare anche un'anteprima, per farvi un'idea del mio stile e del tono generale del libro. 
Spero di ricevere presto qualche riscontro da parte vostra. 
Vi auguro un buon proseguimento di giornata.

sabato 3 ottobre 2015

Nuovi viaggi al termine della notte

Sono successe molte cose in questi ultimi anni. Il mio vecchio blog è scomparso, fagocitato dalla Rete. Ho cambiato due volte città, ho cambiato umore, ho cambiato me stessa. Ho osservato e ho letto, ho ascoltato e assaggiato. 
Però sono ancora la Nebbia Incantata. Ed è ancora autunno, qui dove sono, chiusa nel mio corpo. E' autunno per sempre, l'autunno scuro della notte che avanza, del freddo che ti entra dentro, della nebbia che ti fa perdere la strada di casa. E' ancora il mio viaggio al termine della notte. 

Vuota porpora e nero fumo
su stolida perla d'incanto
quando tutto si perde nella bruma
e un dolore si scioglie nel pianto.